KURDISTAN IRAQ. STRAGI DI ANFAL: TROVATI ALTRI 172 CORPI IN FOSSE COMUNI

Aggiornato il 21/02/24 at 07:43 pm

di Shorsh Surme –——–I corpi delle 172 vittime della campagna Anfal, che da sabato si trovano in un obitorio di Baghdad, sono stati consegnati alle autorità curde della regione del Kurdistan.
Alla cerimonia hanno partecipato i parenti di alcune vittime, il ministro della Sanità iracheno, il supervisore dell’amministrazione indipendente di Garmiyan e il sindaco del distretto Chamchamal di Kirkuk.
I corpi erano stati precedentemente rinvenuti nel 2019, quando le squadre forensi irachene avevano scoperto una fossa comune nel deserto di Samawah, nel governatorato di Muthanna, nel sud dell’Iraq. Si trattava principalmente di donne e bambini, i corpi furono inviati ai laboratori necroscopici per gli esami medici forensi.
Il regime Ba’ath massacrò e fece sparire 182mila curdi secondo protocolli che comportavano l’incarcerazione, la tortura e, successivamente, la morte per esecuzione.
Si ritiene che ci siano più di 100 fosse comuni vicino alla prigione di Nugra Salman e nel deserto di Samawa, contenenti migliaia di corpi di vittime curde di Anfal.
La prigione di Nugra Salman, situata a Muthanna, era uno dei campi di prigionia più famosi del paese, dove la maggior parte delle vittime curde veniva torturata e interrogata.
Ogni anno il 14 aprile la regione del Kurdistan Iraq. celebra il ricordo di Anfal, quando le forze irachene lanciarono l’assalto a Garmiyan.
Mentre Anfal iniziò ufficialmente nel 1988, alcuni storici considerano la campagna del 1983 contro i Barzani, quando 8mila membri del gruppo curdo furono catturati e sistematicamente giustiziati, come l’inizio vero e proprio.
Le basi della campagna hanno avuto origine dalle accuse del partito Ba’ath secondo cui i curdi stavano collaborando militarmente con l’Iran durante la sanguinosa guerra iniziata nel 1980 e terminata nel 1988, sebbene siano stati citati anche principi fascisti contro i curdi.