Iraq, Pinotti: in arrivo dall’Italia 280 istruttori, Predator e armi

Aggiornato il 03/05/18 at 04:40 pm


Il ministro della Difesa: «Violenze indicibili contro i civili, agire è un dovere morale»….. Un aereo Kc-767 per il rifornimento in volo, due velivoli senza pilota Predator, 280 militari, tra istruttori delle forze curde che contrastano l’Isis (che saranno presumibilmente schierati ad Erbil) e consiglieri degli alti comandi delle forze irachene. È il nuovo contributo dell’Italia per l’Iraq, secondo quanto detto in Parlamento dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
Il materiale
Il ministro Pinotti, parlando davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, ha ricordato che l’Italia ha già dal mese scorso cominciato le consegne ai curdi di mitragliatrici in dotazione all’Esercito Italiano in surplus e, successivamente, di munizionamento di modello ex-sovietico conservato nel deposito di Guardia del Moro, in Sardegna, dopo che il materiale era stato confiscato dall’autorità giudiziaria nel 1994. «Si tratta, in particolare – ha detto – di munizionamento per mitragliatrice pesante, nonché di munizioni per sistemi contro-carro, dei tipi in uso da parte delle Forze curde». Il trasporto verso Erbil, nel Kurdistan iracheno, «è attualmente in corso con aerei militari». Il Decreto-legge di proroga delle missioni internazionali, ha aggiunto la Pinotti, copre le spese di trasporto di questo materiale e prevede anche la cessione di 24 veicoli da combattimento «Centauro» alla Giordania, «un Paese in prima linea nel contrasto allo `Stato islamico´».
Le evoluzioni del conflitto, però, ha aggiunto il ministro della Difesa, implicano che il contributo dell’Italia allo sforzo della Coalizione internazionale prosegua. «Il nostro orientamento è, in primo luogo, quello di fornire ulteriori stock di munizioni di modello ex-sovietico, provenienti dal materiale confiscato nel 1994. Dello stock potranno far parte anche armi, munizioni controcarro e blindati in uso all’Esercito Italiano e giudicati cedibili».
Velivoli
Inoltre, «è stato già pianificato e si concretizzerà nei prossimi giorni l’invio di un velivolo KC-767, per il rifornimento in volo degli assetti aerei della Coalizione; di due velivoli a pilotaggio remoto tipo Predator, per la sorveglianza della regione e di una cellula di Ufficiali per le attività di pianificazione». «Nelle prossime settimane – ha proseguito Pinotti – potrà poi essere inviato personale per l’addestramento e la formazione delle forze che contrastano l’Isis: si tratta di un totale di circa 200 militari che andrebbero ad operare presumibilmente a Erbil. Peraltro, sono in arrivo in Italia alcuni militari curdi che verranno addestrati all’uso dei sistemi d’arma che abbiamo già ceduto loro. Successivamente – ha concluso – potremo inserire nel teatro operativo del personale con funzione di consigliere per gli Alti Comandi delle Forze irachene (previsti circa 80 militari, per un totale di 280 addestratori). Infine, è in fase di pianificazione l’invio di altri assetti pilotati per la ricognizione aerea».
«Dovere morale di agire»
«Di fronte ai massacri perpetrati dall’Isis contro civili inermi abbiamo il dovere morale di reagire, di non girare la faccia dall’altra parte», ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel corso di un’audizione. «Da circa due mesi – ha aggiunto Pinotti – l’avanzata in Iraq e in Siria delle forze militari del cosiddetto “Stato islamico”, accompagnata da indicibili violenze compiute indifferentemente contro i civili inermi e contro i militari fatti prigionieri, ha imposto a tutti noi di tornare ad occuparci di questa regione del mondo».
Fonte:Correiere della Sera

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