Leader curdi Siria: Turchia ha smesso da poco di aiutare al Qaida

Aggiornato il 03/05/18 at 04:31 pm


La Turchia ha smesso di recente di appoggiare i gruppi vicini ad al Qaida che operano nei pressi del confine siriano. Lo sostiene Saleh Muslim, capo del Pyd (Partito dell’unione democratica),…….. principale partito curdo in Siria, considerato il ramo siriano dei ribelli armati del Partito dei lavoratori del Kurdistan, secondo quanto riferisce il quotidiano Taraf. Il Pyd combatte nel nord della Siria contro i gruppi jihadisti affiliati ad Al Qaida, come il Fronte al-Nusra e l’Isis, Stato islamico di Iraq e Levante. “Le bande non ci attaccano più dalla Turchia, come facevano in precedenza. E’ una buona notizia, l’abbiamo sempre detto e continuiamo a dirlo: vogliamo relazioni amichevoli con la Turchia. Non vogliamo l’indipendenza o una struttura federale” ha detto Muslim secondo quanto riporta Taraf. Il capo del curdi siriani ha aggiunto che le recenti vittorie militari della sua formazione contro i militanti islamisti dipendono dal fatto che la Turchia ha smesso di sostenerli. “Anche la pressione internazionale ha avuto un impatto. Questo gruppi minacciano anche la sicurezza della Turchia” ha aggiunto. Ieri il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha smentito che la Turchia sia diventata un’area di transito per i gruppi jihadisti diretti in Siria. “E’ fuori questione che organizzazioni come al Qaida o al Nusra possano trovare rifugio nel notro Paese. E’ diffamazione e una grossa bugia” ha detto Erdogan in una conferenza stampa durante una visita di stato in Svezia. “Nessuno dei gruppi legati al Qaida in Siria ha alcun rapporto con la Turchia” ha aggiunto, precisando che nell’opposizione siriana Ankara riconosce solo L’esercito libero siriano (FSA) e la Coalizione nazionale siriana (SNC).

 

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