Turchia: PD, Italiano difensore curdi fermati a Istanbul

Aggiornato il 03/05/18 at 04:34 pm


Arriva in Parlamento il caso di Arturo Salerni, avvocato difensore di alcuni attivisti curdi, che il 6 dicembre avrebbe dovuto partecipare ad un’udienza in un maxi processo in Turchia, ma è stato fermato all’aeroporto di Istanbul. ……. Il deputato del Pd Jean Leonard Touadì ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, in cui chiede “quali iniziative sul piano politico-diplomatico siano state adottate al riguardo”. L’avvocato Salerni avrebbe dovuto partecipare come delegato italiano all’udienza del 6 dicembre 2011 presso il tribunale di Diyarbakir, nel Kurdistan turco, nel processo contro 152 imputati, tra cui sindaci, ex-parlamentari e attivisti delle associazioni per i diritti umani appartenenti alla rete Koma Civaken Kurdistan (Unione delle comunità curde). “All’avvocato Salemi – scrive Touadì – è stato impedito all’aeroporto di Istanbul di entrare in Turchia in data 5 dicembre 2011; l’avvocato in questione è stato trattenuto in una stanza dell’aeroporto per circa ventiquattro ore ed imbarcato nel volo Alitalia per Roma Fiumicino nel pomeriggio del 6 dicembre 2011; il consolato d’Italia lo ha assistito nella sua permanenza”.
Il divieto d’ingresso sarebbe stato motivato dalle autorità turche in riferimento ad una norma “che non permette l’ingresso a coloro per i quali ‘si percepisce che siano venuti in Turchia al fine di partecipare o sostenere attività volte a mettere in pericolo la sicurezza e l’integrità della Turchia’”. Questa norma, afferma il deputato del Pd, “può dare adito a decisioni arbitrarie e discriminatorie verso chiunque intenda entrare in territorio turco, in modo non coerente con le aspirazioni di ingresso nell’Unione europea della Turchia”.
Fonte:Agenparl

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