Tullio Ponso in visita in Kurdistan insieme ad una delegazione del consiglio regionale del Piemonte

Aggiornato il 03/05/18 at 04:36 pm


“Sono stato in Kurdistan con una missione del Consiglio regionale, ospite del presidente del Parlamento di una regione che fa parte dell’Iraq, pur godendo di una certa indipendenza. Si è trattato di un’esperienza molto interessante lontano dagli scenari di guerra che continuano a caratterizzare quest’area, ma vicino alle problematiche di un paese che vuole assolutamente ricominciare la sua storia millenaria”. Questo quanto dichiarato dal consigliere regionale Tullio Ponso che prosegue: ”Durante il breve soggiorno abbiamo potuto affrontare alcune delle problematiche che maggiormente stanno a cuore del Kurdistan che chiede fortemente di non essere dimenticato dall’occidente e, anzi, invita gli imprenditori a scoprirlo come scenario di futuri investimenti. Personalmente sono stato colpito dalla problematica sanitaria relativa a 5000 bambini che soffrono di malattie cardiovascolari congenite, effetto a lungo termine dei gas tossici scaricati sui curdi da Saddam, che richiederebbero un intervento chirurgico. La mancanza di strutture locali adeguate rende ciò impossibile. Certo anche la nostra attuale situazione economica non rende agevole la possibilità di contribuire economicamente ma, forse, si potrebbero stimolare delle associazioni mediche di volontariato affinché inviino laggiù chirurghi e strutture ospedaliere. Altro tema è quello delle produzione di latte che vorrebbero aumentare. Il primo passo credo sia quello di rendere più forte la razza locale, magari grazie a consulenze con organismi di categoria del Piemonte che potrebbero supportare gli allevatori del Kurdistan. Penso, ad esempio, ad organismi come l’ANABORAPI, che potrebbe contribuire donando del seme di razza piemontese da impiantare su animali locali. Resterebbe il problema dell’alimentazione dato che non ho visto pascoli ma solo terreni desolati. Per il resto mi ha molto colpito sapere che su circa 4 milioni di abitanti, in Kurdistan ci sono circa 1 milione di dipendenti statali che assorbono, per gli stipendi, il 60% del bilancio dello Stato a fronte di una rendita importante derivante dal petrolio. Prossimamente in Piemonte riceveremo la visita di una delegazione del Kurdistan per portare avanti il protocollo di collaborazione istituzionale già avviato tra quello Stato e la nostra Regione. Credo – conclude il consigliere regionale Tullio Ponso – che queste iniziative diplomatiche rappresentino la strada giusta per far uscire quell’area geografica dalla situazione di guerra che l’accompagna oramai da troppo tempo”.
Targato.it
 

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