Aggiornato il 03/05/18 at 04:35 pm
Dopo un nuovo esame di tutti gli investimenti approvati, il governo autonomo del Kurdistan iracheno ha deciso di revocare 238 autorizzazioni. La notizia è stata data dal ministro per le Municipalità e il Turismo, Samir Abdullah. Si tratta soprattutto di concessioni per la costruzione di servizi turistici, complessi industriali e abitazioni.
In Kurdistan sono sempre più frequenti i casi di cantieri abbandonati a metà dei lavori, a causa della corruzione, che fa lievitare i costi di realizzazione delle opere. L’esecutivo curdo ha voluto così dare prova del suo impegno contro l’illegalità nella gestione della cosa pubblica. L’atteggiamento è in linea con le rivendicazioni della piazza, espresse nel corso delle manifestazioni di febbraio. Secondo alcuni osservatori, la manovra avrebbe semplicemente il fine di contenere le richieste dell’opposizione politica.
In Kurdistan sono sempre più frequenti i casi di cantieri abbandonati a metà dei lavori, a causa della corruzione, che fa lievitare i costi di realizzazione delle opere. L’esecutivo curdo ha voluto così dare prova del suo impegno contro l’illegalità nella gestione della cosa pubblica. L’atteggiamento è in linea con le rivendicazioni della piazza, espresse nel corso delle manifestazioni di febbraio. Secondo alcuni osservatori, la manovra avrebbe semplicemente il fine di contenere le richieste dell’opposizione politica.
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