Turchia: Oggi inizia il processo a 151 esponenti della socità civile Curda e Turca

Aggiornato il 03/05/18 at 04:37 pm


Oggi il 18 ottobre la Turchia inizia il processo a 151 dei 1.925 esponenti della società civile curda e turca arrestati nel corso della ‘operazione polizia KCK’ partita il 14 aprile 2009 e scattata in risposta alla significativa quanto schiacciante vittoria del Partito della Società Democratica (DTP) nelle elezioni amministrative del 2009 e proseguita in una escalation di violenza per tutto il 2009.
Tra i processati Nedjet Atalay sindaco di Batman (città curda) eletto con oltre il 60% del consenso, l’avvocato Muharrem Erbey vice presidente dell’associazione per i diritti umani IHD, oltre a sindacalisti, attivisti, consiglieri eletti, donne, minori.
Una delegazione italiana composta da avvocati, sindacalisti, giornalisti e attivisti dei diritti umani sarà presente a Diyarbakir in qualità di osservatori internazionali per monitorare, per quanto possibile, il corretto svolgimento del processo, per denunciare l’ennesimo violento attacco alla società civile curda e alle sue strutture democraticamente elette e per esprimere la propria solidarietà alla società civile curda colpevolmente isolata dalla comunità internazionale.
Il momento è delicato: nei territori curdi è di fatto in corso una guerra non raccontata e condotta in violazione delle norme internazionali e delle convenzioni che la stessa Turchia ha firmato.
Vaste aree del paese sono state dichiarate ‘zone di guerra’ dal governo di Ankara, intere cittadine e villaggi sono di fatto una prigione a cielo aperto. Foreste e villaggi vengono bruciati costringendo all’evacuazione forzata gli abitanti. La repressione nelle maggiori città non sta risparmiando nessuno: sono migliaia i minorenni sotto processo e centinaia quelli detenuti in carceri per adulti solo per aver partecipato a manifestazioni che chiedevano pieni diritti politici e civili per la minoranza curda di Turchia.
La Rete Italiana di Solidarietà con il popolo kurdo invita e sollecita esponenti politici, sindacali, militanti e attivisti per i diritti umani e la societa’ civile italiana a esprimere la propria solidarietà al popolo kurdo attraverso i presidi che avranno luogo il 18 ottobre 2010 in diverse città italiane.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*