Baghdad, kamikaze fa strage durante Ramadan: 61 morti, 125 feriti

Aggiornato il 03/05/18 at 04:37 pm


E’ salito a 61 morti e 125 feriti il bilancio dell’attacco kamikaze contro un centro reclute dell’esercito iracheno a Baghdad. Lo riferiscono fonti sanitarie irachene. L’attentato, uno dei più cruenti di questi ultimi mesi in Iraq, è avvenuto in pieno Ramadan, il mese sacro di digiuno per i musulmani. Questo nuovo attentato avviene a due settimane dalla fine ufficiale della missione in Iraq dell’esercito statunitense. I 50mila militari americani che resteranno nel Paese lasceranno l’Iraq alla fine del 2011 in virtù di un accordo concluso tra i due governi nel novembre 2008. Questo ritiro programmato dei soldati americani suscita però i timori dell’alta gerarchia militare irachena. Il generale Babaker Zebari, capo di stato maggiore, lo ha giudicato prematuro sottolineando che l’esercito iracheno, forte di 200mila uomini, non sarà in grado di assolvere a pieno la sua missione prima del 2020. L’attentato arriva inoltre in pieno “vicolo cieco” politico e all’indomani della rottura dei negoziati tra le due principali formazioni politiche irachene. Il blocco iracheno dell’ex primo ministro laico Ayad Allawi, in testa delle elezioni politiche del 7 marzo, ha deciso di interrompere i negoziati con l’Alleanza dello stato di diritto (Aed) del capo di governo uscente Nouri al Maliki per protestare contro le affermazioni espresse da quest’ultimo. Gli Stati Uniti hanno moltiplicato invano le pressioni per ottenere dirigenti iracheni che mettano da parte le loro ambizioni e costruiscano un governo che non escluda alcuna tendenza, per evitare il rischio di un ritorno delle violenze confessionali.
(Ap) –

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