Gaza. Europei e arabi sempre più disillusi: al piano di Trump manca ‘l’orizzonte politico’

Aggiornato il 20/10/25 at 01:36 pm

di Shorsh Surme –——–Subito dopo l’incontro di Sharm el-Sheikh, la firma dell’”accordo di Gaza” e l’omaggio a Donald Trump per il suo ruolo nella mediazione per il cessate-il-fuoco, i partecipanti sono tornati a riflettere seriamente sulle difficoltà e gli ostacoli che si presentano nel consolidamento della tregua e nel passaggio alla fase successiva del “piano Trump”, cioè per trasformare il tutto in una “pace duratura”. I diplomatici europei ritengono che per porre fine realmente alla guerra sia necessaria la moderazione dei paesi arabi e islamici per “disarmare Hamas” e rimuoverlo dal governo di Gaza.
Il presidente Usa chiede che i paesi occidentali che sostengono Israele spingano per un cambiamento nell’opinione pubblica al fine di “abrogare” il termine “genocidio” con riferimento alla mattanza di palestinesi e alle carestie, nonché di rinunciare al riconoscimento dello “Stato di Palestina”.
Mentre il “piano Trump”, insieme alle sue pressioni e ai suoi interessi, ha costretto Israele a porre fine alla guerra, i paesi arabi e islamici, così come quelli europei, non nascondono la loro insoddisfazione per l’ambiguità e le carenze del piano stesso. Manca infatti l’”orizzonte politico” per una “pace futura” in Medio Oriente.
Forse la prova più significativa è che le principali politiche di Washington e Israele non sono emerse, e non ci si aspetta che emergano, dalla routine in cui sono rimaste intrappolate per due anni interi e per tutti i decenni precedenti. Il discorso di Trump alla Knesset avrebbe potuto essere visionario, piuttosto che annegare in chiacchiere e in auto referenzialismo, evitando scientemente di definire le basi essenziali per la costruzione della pace.
Quanto agli israeliani, i cui sentimenti Trump desiderava placare, erano e rimangono perseguitati da ossessioni vendicative, semplicemente perché non hanno ottenuto la “vittoria” che avrebbe significato, per loro, che nessun palestinese sarebbe rimasto in Palestina, affiliato ad Hamas o meno.