
Aggiornato il 07/05/25 at 06:02 pm
di Shorsh Surme –——–Il ministro dell’Europa e degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha condannato il piano di Israele di prendere il controllo di Gaza. All’Afp ha dichiarato che “Non ha senso intraprendere negoziati indiretti con l’occupazione israeliana, né impegnarsi in nuove proposte di cessate-il-fuoco, alla luce della guerra di fame e di sterminio che l’occupazione israeliana sta conducendo contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza”. Ha poi aggiunto: “La comunità internazionale deve fare pressione sul governo di Benjamin Netanyahu affinché ponga fine ai crimini di fame, sete e uccisioni a Gaza.
La comunità internazionale, in primo luogo le istituzioni delle Nazioni Unite, ha ritenuto la politica israeliana di fame un crimine di guerra, sottolineando che bisogna compiere degli sforzi per fornire immediatamente aiuti alla Striscia di Gaza alla luce della crescente carestia. La scorsa settimana tre agenzie delle Nazioni Unite hanno esortato Israele a porre fine all’embargo sugli aiuti umanitari che sta mettendo a rischio la popolazione della Striscia di Gaza, rischiando di morire di fame.
Il Commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA), Philippe Lazzarini, ha condannato il blocco degli aiuti umanitari da parte di Israele a partire dal 2 marzo, sottolineando che ciò sta causando una “carestia provocata dall’uomo e motivata politicamente”.
Venerdì mattina il Programma Alimentare Mondiale (Pam) ha annunciato di aver consegnato le ultime scorte alimentari rimanenti alle mense calde della Striscia di Gaza. Si prevede che queste mense esauriranno completamente le scorte alimentari nei prossimi giorni. Israele ha bloccato l’ingresso degli aiuti umanitari, accusando Hamas di sfruttarli a proprio vantaggio. Hamas nega tutto ciò, accusando Israele di usare “la fame come arma di guerra”.
Dallo scoppio della guerra, il 7 ottobre 2023, almeno 52.567 palestinesi sono stati uccisi e altri 118.610 sono rimasti feriti, secondo un conteggio pubblicato lunedì dal Ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas.
La guerra a Gaza è scoppiata dopo un attacco senza precedenti lanciato da Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre 2023, che ha causato la morte di 1.218 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio dell’AFP basato sui dati ufficiali israeliani.