GAZA. L’OPERAZIONE “DI TERRA” DI NETANYAHU

Aggiornato il 13/11/23 at 08:01 pm

di Shorsh Surme –——-Oltre alla brutalità dei bombardamenti israeliani contro i residenti di Gaza, secondo quanto riferito il governo israeliano sta mobilitando le sue forze in preparazione per un’offensiva di terra su larga scala contro la Striscia, cambiando la natura fondamentale del conflitto. Israele ha ordinato agli abitanti del nord di Gaza di trasferirsi nel sud della Striscia di Gaza, attuando una strategia secondo cui le forze israeliane in modo palese massacrano gli abitanti di Gaza e distruggono i centri abitati, spingendo gradualmente il movimento di Hamas in un angolo.
Sebbene Israele abbia recentemente dimostrato che le sue forze sono pronte per un attacco di terra, hanno ritardato le operazioni con il pretesto di aspettare più truppe statunitensi nella regione, paentando un intervento diretto dell’Iran o dei suoi alleati e quindi gravi danni per lo stesso Israele.
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha detto di attendersi che la guerra tra Israele e Hamas si intensifichi attraverso il coinvolgimento dell’Iran e dei suoi alleati, cosa che renderebbe difficile per gli stessi israeliani controllare gli esiti del conflitto. Gli Stati Uniti hanno altresì avvertito Israele dell’intenzione di inviare più truppe statunitensi in Medio Oriente proprio per contrastare gli attacchi alle proprie basi nella regione.
Il ritardo dell’operazione via terra tuttavia non garantisce ad Israele la vittoria, e di certo accrescerà la spaccatura politica in corso, con un’opinione pubblica sempre più riottosa verso distruzioni, sfollamenti e uccisioni di massa che provocheranno a loro volta una risposta. Anche i consiglieri militari hanno sconsigliato al premier Benjamin Netanyahu un intervento diretto via terra nella Striscia.
Finora Netanyahu ha preferito imporre la resa ad Hamas sulla base dei bombardamenti continui, delle distruzioni degli edifici istituzionali ed infrastrutturali, dei numerosi feriti e degli 11mila morti, molti dei quali bambini, in una strategia dell’intimidazione che risulta essere vergognosa e vile.
Conscio che il suo destino politico sia ormai segnato, sta usando la mano pesante quasi senza pianificazione e sapendo che non basterà uccidere i leader di Hamas e distruggere i tunnel per fermare il conflitto israelo-palestinese.