Iran, Parlamento boicotta l’elezione del presidente

Aggiornato il 07/02/22 at 09:27 pm

di Alessia MALCAUSI (Mercurio.net) ——-Iprincipali partiti hanno annunciato l’assenza dei loro deputati, ritardando dunque l’elezione. Una volta eletto il nuovo capo di Stato curdo questi avrà 15 giorni per individuare il nuovo premier.

L’elezione del presidente della Repubblica in Iraq è stata rinviata a causa del boicottaggio della seduta di voto da parte dei principali partiti.

Lo rendono noto i media iracheni e panarabi, citando fonti parlamentari e governative di Baghdad.

In particolare il partito del leader sciita Moqtada Sadr, il partito del rieletto presidente del Parlamento, il sunnita Muhammad Halbusi, così come la coalizione di partiti armati filo-iraniani, hanno annunciato la mancata partecipazione dei loro deputati alle operazioni di voto.

La scelta sembrerebbe essere causata dall’assenza di un accordo per la formazione del Governo e, di conseguenza, della nomina di un premier. Una volta votato il nuovo capo di Stato, infatti, quest’ultimo avrà 15 giorni per dare l’incarico a un nuovo primo ministro.

A ricoprire il ruolo del presidente, come deciso con la suddivisione delle cariche istituzionali dopo la deposizione del presidente Saddam Hussein nel 2003, sarà un curdo (il presidente del Parlamento dev’essere un sunnita e il capo del Governo uno sciita). Tra i 25 candidati, i possibili vincitori potrebbero essere l’ex ministro Hoshyar Zebari, sostenuto dal Partito democratico del Kurdistan dominato dal clan dei Barzani e vicino alla Turchia, la cui candidatura è stata tuttavia sospesa per denunce di “corruzione”, e il rivale e presidente uscente Barham Saleh, candidato dell’altro polo politico curdo tradizionale, l’Unione Patriottica del Kurdistan, dominata dal clan dei Talabani e vicina all’Iran.