odissea di Taman, 8 anni

Aggiornato il 28/01/22 at 09:56 pm

di Monica Coviello ( Vanityfair.it)—- Taman dice di essere finalmente «felice», dopo la prima notte trascorsa in un letto caldo a Bologna, in un appartamento messo a disposizione dalla Croce Rossa Italiana. 8 anni, una malattia congenita che ha causato l’amputazione delle gambe, il bimbo è arrivato in Italia con la mamma, il papà, il fratellino Haryad di 12 anni e la sorellina Tanya di 11 mesi.

Il loro viaggio è cominciato mesi fa: Sangar, 32 anni, e la moglie Kanar, 30, hanno lasciato la provincia di Sulaymaniyah, nel Kurdistan iracheno, con i loro figli, con la sola speranza di raggiungere l’Europa e consentire ai bambini di essere curati. «Mio figlio necessita di cure mediche e anche la più piccola è affetta da una malattia congenita», spiega il papà. «Per questo abbiamo deciso di lasciare tutto e tentare disperatamente di arrivare in un Paese con strutture ospedaliere adeguate». La famiglia ha venduto tutto quello che aveva per portare i bimbi in un posto sicuro.

Quel viaggio disperato ha portato i cinque fino in Bielorussia. «Sono stati giorni terribili: eravamo con altre migliaia di persone nella foresta al confine con la Polonia con temperature che arrivavano a – 18 gradi», racconta il papà. «L’Europa tanto sognata era lì a pochi metri ma il confine era presidiato ed era impossibile raggiungerla». E ancora: «Questi sono i piedi di mio figlio», aggiunge mostrando le foto che conserva sul cellulare. «Sono tutti spaccati dal freddo e cerca di riscaldarsi vicino al fuoco».

Poi, finalmente, grazie alla collaborazione della Croce Rossa Italiana con il ministro Luigi Di Maio e tutto il personale del Ministero degli Affari Esteri, la Regione Emilia Romagna, il Comitato della Croce Rossa di Bologna e l’Istituto Ortopedico Rizzoli, la famiglia ha trovato ospitalità nel capoluogo emiliano, dove i bambini potranno ricevere i trattamenti sanitari di cui necessitano con urgenza. «L’unica cosa che conta per noi è la salute dei nostri figli», dice Sangar. «Mi sembra un sogno, ora potranno accedere a strutture ospedaliere specializzate e, finalmente, essere curati».
Ad accompagnarli dalla capitale bielorussa, Minsk, all’Italia, c’erano due volontarie della Croce Rossa Italiana, Chiara Nigro del Comitato della Croce Rossa di Napoli e la dottoressa Carolina Casini del Comitato di Roma, che si è occupata delle condizioni di salute dei bambini durante tutto il viaggio.

E ai volontari della Croce Rossa che gli chiedono cosa vuole fare da grande, Taman risponde senza il minimo dubbio: «Vorrei diventare un dottore».