Turchia: curdi, giornata di arresti e sangue

Aggiornato il 03/05/18 at 04:34 pm


La questione dell’indipendentismo curdo continua ad impegnare la Turchia su piu’ fronti, ben tre ad esempio in una sola giornata, quella di oggi: un fronte, doppio, e’ rappresentato dall’ala ”metropolitana”……. della formazione terroristica Pkk oggetto di molte decine arresti ma anche di un’inchiesta che ha fatto esplodere un conflitto fra poteri dello Stato; c’e’ poi uno terzo fronte, sul terreno, in cui si continua a morire nell’ambito di una guerra a bassa intensita’ che prosegue a fasi alterne dal 1984.
Piu’ di 100 persone, riferiscono siti turchi, sono state arrestate nelle prime ore di oggi per sospetti legami con l’Unione delle comunita’ curde, il Kck, considerato un’emanazione del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Le retate sono state condotte in 30 province, con almeno 42 arresti nella sola Istanbul e raid che hanno coinvolto anche sedi sindacali ad Ankara. Nell’est del paese, dove maggioritaria e’ la presenza dell’etnia curda, e’ stato arrestato il vicesindaco di Van, la citta’ da quasi 350 abitanti colpita dal doppio terremoto dell’autunno scorso.
Gli arresti si inquadrano in una maxi inchiesta sul Kck che dal 2009 ha generato un gran numero di arresti: le stime vanno da quelle governative di 700 (pero’ risalenti a novembre) e quelle di ambienti curdi che oscillano fra 3.500 e 5.000.
L’International crisis group, a settembre, ne aveva contati 3.000 e da allora ve ne sono stati altre centinaia fra cui quelli di intellettuali, avvocati, giornalisti che avevano fatto gridare esponenti filocurdi al ”genocidio politico” (destando preoccupazione anche presso il Consiglio d’Europa). Il premier Recep Tayyip Erdogan, da ieri di nuovo convalescente a casa per una seconda laparoscopia dopo quella di novembre, ha accusato il Kck di voler creare uno stato parallelo a quello centrale.
Informazioni su un’eccessiva commistione fra agenti infiltrati e terroristi emerse durante l’inchiesta sul Kck ha pero’ anche messo un magistrato inquirente contro i vertici dei servizi segreti presenti e passati che nei giorni scorsi erano stati clamorosamente chiamati a deporre anche attraverso mandati di arresto per ora ignorati. La stampa formula le piu’ disparate ipotesi sulle cause profonde di questa richiesta che per ora si e’ risolta nella rimozione del magistrato che l’aveva formulata.

Oggi alcuni come Radikal e Cumhuriyet hanno pubblicato una nuova difesa dell’operato dei servizi fatta da uno dei vicepremier il quale ha denunciato che l’inchiesta ha pericolosamente fatto scoprire (”bruciandoli”, come si dice in gergo) 007 che stavano facendo il loro dovere, magari compiendo illegalita’ per conquistare la fiducia dei terroristi.

Sulle montagne dell’est, ai confini con l’Iraq in provincia di Sirnak, sempre oggi le forze di sicurezza turche hanno ucciso dieci miliziani del Pkk in scontri appoggiati dall’aviazione in cui sono rimasti feriti due militari. Si accresce cosi’ il bilancio di sangue di un conflitto che si stima abbia fatto piu’ di 40 mila morti e viene condotto da un movimento terroristico, il Pkk, che sembra ormai aver perso il contatto con la popolazione curda: in ogni caso l’unico partito filocurdo in parlamento, il Bdp, chiede soprattutto maggiori diritti linguistici e piu’ autonomia per gli enti locali.
(ANSAmed).

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