La lettera di Abdulla Ocalan all’opinione pubblica Turca e ai Politici Turchi

Aggiornato il 10/07/25 at 02:47 pm

Cari amici
Per quanto riguarda i problemi e le soluzioni alla situazione concreta in questa fase del movimento di amicizia comunitaria, ho ritenuto un dovere morale ripetere la tua lettera aperta e costruttiva che ti restituirò.
1. Insisto sull’appello storico del 27 febbraio 2025 per la pace e una società democratica.
2. Con il XII Congresso e lo scioglimento del PKK, avete dato una risposta del tutto corretta, positiva e completa a questa situazione. Considero questa posizione una risposta storica.
3. La situazione attuale deve essere accettata come un risultato importante e storico. Allo stesso tempo, la sofferenza degli amici che svolgono il ruolo di ponti merita altrettanta attenzione e rispetto.
4. Come risultato di tutti i cambiamenti, ho preparato un manifesto per una società democratica che deve essere considerato una svolta storica. Questo manifesto sostituisce con successo il manifesto cinquantennale del Percorso Rivoluzionario del Kurdistan. Credo che abbia un contenuto storico-sociale non solo per la società storica curda, ma anche per la società regionale e per l’universo. Non ho dubbi che questo sia un esempio riuscito della tradizione dei manifesti storici.
5. Devo dire apertamente che tutti questi cambiamenti sono il risultato degli incontri che ho tenuto a Imrali. Si è prestata la massima attenzione affinché le riunioni si basino sul libero arbitrio.
6. La fase raggiunta impone nuovi passi nella pratica. È importante sottolineare, comprendere e rispettare i principi di questa fase e questi passaggi necessari di importanza storica sono le condizioni per proseguire su questa strada.
Concludiamo qui il movimento PKK, che nacque come reazione alla negazione dell’esistenza curda e la cui strategia era quella di lottare per la liberazione nazionale con l’obiettivo di fondare uno Stato separato. L’esistenza del popolo curdo è stata riconosciuta e l’obiettivo principale è stato raggiunto. Ed è in questo senso che è scaduto. Il resto viene valutato con molta ripetizione e stagnazione. Da questa prospettiva continua a criticare ampiamente.
Poiché la politica non lascia vuoti, bisogna colmarli con un programma (pace e società democratica), una strategia (politica democratica) e, come tattica principale, i diritti universali. Il nostro obiettivo è una tappa storica e decisiva.
Nell’ambito del processo; La deposizione volontaria delle armi e l’istituzione di una commissione comprensiva, considerata legalizzata e autorevole nel parlamento turco, sono passi importanti.
Bisogna agire con cautela e sensibilità, lontano dalla logica sterile e dal conflitto tra te e me. So che i nostri passi non saranno vani. Vedo quella sincerità e mi fido. Allo stesso tempo, si cerca di adottare misure più pratiche e soluzioni tangibili.
Le principali tesi da me avanzate sono:
1. Tutti devono adempiere ai propri doveri. Il raggiungimento dell’obiettivo della pace e di una società democratica sarà possibile attraverso l’adozione di una linea guida integrazionista positiva.
Da tutte queste discussioni è emerso chiaramente che il PKK ha abbandonato l’obiettivo dello Stato-nazione e, abbandonando questo obiettivo fondamentale, ha abbandonato anche la strategia fondamentale della guerra, ponendo fine alla sua esistenza. Si prevede che questa fase storica verrà anticipata.
2. In un modo che abbia senso per il parlamento e la commissione, elimini i dubbi dell’opinione pubblica e risponda alle esigenze di adempimento della nostra promessa, deve essere interpretato come normale creare le condizioni per armare le parti interessate e l’opinione pubblica in modo aperto. La creazione di un meccanismo di armi farà progredire il processo. Ciò che si sta realizzando è un passaggio volontario dalla fase della lotta armata alla fase della lotta democratica, legale e politica. Ciò non dovrebbe essere visto come un fallimento, bensì come una vittoria storica. I dettagli dell’armamento vengono identificati e messi in pratica rapidamente.
3. Il PKK collaborerà con altri partiti sotto l’egida del parlamento per far sì che questo processo abbia successo.
4. Nel frattempo, per quanto riguarda lo stato della mia liberazione, che è menzionato come condizione principale in tutte le lettere e decisioni: sapete che non ho mai considerato la mia libertà come un problema individuale. Filosoficamente, la libertà individuale; Non sarà lontano dalla società. Quanto più libero è l’individuo, tanto più libera è la società; e quanto più libera è la società, tanto più libero diventa l’individuo. Bisogna agire su questa tendenza
Credo nel potere della politica e della pace sociale, non nelle armi. Vi esorto a mettere in pratica questo principio. I recenti sviluppi nella regione dimostrano chiaramente l’importanza e la necessità di questo passo storico. Devo dire che attendo con ansia ogni genere di critica, suggerimento e aiuto riguardo al processo. Posso sottolinearlo con entusiasmo e io stesso con ottimismo e prontezza
Fonte: Rudaw