Gaza. Ministri israeliani chiedono a Netanyahu di fermare la guerra

Aggiornato il 12/06/25 at 04:49 pm

di Shorsh Surme –——Le vittime delle trappole umanitarie israeliane e statunitensi continuano a cadere nella Striscia di Gaza assediata, con 57 persone in cerca di cibo uccise ieri dalle forze di occupazione israeliane, che continuano la loro guerra di sterminio e fame contro la popolazione della Striscia per il 21mo mese consecutivo.
Il Movimento palestinese ha riportato che le “forze di occupazione hanno nuovamente aperto il fuoco su centinaia di cittadini che si erano radunati nei punti di distribuzione degli aiuti “istituiti dall’occupazione sionista vicino al cosiddetto asse di Netzarim e a Rafah, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, causando il martirio di decine di nostri connazionali, in un evidente intento premeditato di uccidere civili disarmati”. Il movimento ha aggiunto in una dichiarazione che “Alla luce del ripetersi di questa orribile scena di fame del nostro popolo, la comunità internazionale, e le Nazioni Unite in particolare, sono tenute ad agire con urgenza per fermare questo sanguinoso meccanismo creato dall’occupazione come strumento per perpetuare la fame e il genocidio”. Il movimento ha invitato i paesi arabi “ad agire immediatamente ed efficacemente intensificando ogni forma di pressione per fermare il crimine del secolo perpetrato contro il nostro popolo palestinese e per affermare il suo diritto alla libertà e a una vita dignitosa”.
Nell’ambito degli sforzi per raggiungere un accordo di cessate-il-fuoco a Gaza, la portavoce della Casa Bianca Caroline Levitt ha dichiarato ieri che la massima priorità del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è “porre fine alla guerra a Gaza”. Ha aggiunto che “Il presidente Trump ritiene che la situazione in Israele e a Gaza sia profondamente deplorevole e debba finire. Il presidente è realista su questo tema e pertanto sottolinea che l’obiettivo e la priorità principale dell’amministrazione sono il rilascio di tutti i prigionieri a Gaza e la fine di questo conflitto il più rapidamente possibile”.
Diversi ministri israeliani hanno dichiarato al primo ministro Benjamin Netanyahu che “è giunto il momento di porre fine alla guerra a Gaza” e che “ogni giorno che passa, il danno politico supera i benefici operativi della guerra”. Lo ha riportato Canale 12, un’emittente di informazione privata, la quale ha aggiunto che questi ministri hanno espresso la loro opinione a seguito della” difficile telefonata tra Netanyahu e Trump, quando il presidente degli Stati Uniti ha chiesto la fine della guerra”. Hanno anche osservato che dal 7 ottobre 2023 la possibilità di porre fine alla guerra non è stata discussa all’interno della coalizione di governo.

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