
Aggiornato il 15/05/25 at 08:20 pm
di Shorsh Surme –——-Nella situazione instabile del Medio Oriente, l’intervento militare israeliano in Siria resta una questione controversa, poiché la regione si trova ad affrontare rischi potenziali significativi. Nuove operazioni militari potrebbero aggravare il conflitto e aprire fronti multipli, le cui conseguenze per la regione sono difficili da prevedere.
Le precedenti esperienze in Libano dimostrano che gli interventi militari possono complicare la situazione della sicurezza, soprattutto con la presenza delle milizie di Hezbollah. Tuttavia la situazione in Siria è completamente diversa. Il Paese ha goduto di una relativa stabilità dopo la caduta del precedente regime e qualsiasi ulteriore escalation potrebbe far precipitare la regione in un conflitto più ampio, potenzialmente attraendo e reclutando elementi estremisti e forze terroristiche.
Inoltre la Siria gode di un sostegno innaturale da parte dei paesi arabi e islamici, e tutti hanno accolto con favore la caduta del tiranno Bashar al-Assad, che ha guidato il progetto di distruzione del Medio Oriente, con crescente ottimismo sul ritorno della stabilità nella regione e pensando di costruire uno Stato invece di sostenere milizie e narcotraffico. Questa questione rafforza la convinzione che qualsiasi intervento o espansione israeliana nel territorio siriano comporti conseguenze ben più gravi alla luce del senso di vittoria che Benjamin Netanyahu potrebbe provare in Libano in questo momento, dell’euforia militare che potrebbe spingerlo verso ulteriori iniziative.
Un eventuale crollo in Siria potrebbe avere ripercussioni sui paesi vicini e portare a una destabilizzazione senza precedenti in Medio Oriente. Si tratta di una regione delicata dal punto di vista idrogeologico, che dipende per le risorse naturali necessarie alla vita delle popolazioni locali. Le azioni di Netanyahu difficilmente rimarranno senza risposta. Le leadership più sagge e influenti del mondo arabo devono preservare l’ordine globale, dissuadendo questa persona sconsiderata dal commettere uno scivolone che trascinerebbe l’intera regione in un conflitto che sarà difficile fermare.