IRAN. A PEZESHKIAN LE CONGRATULAZIONI DEL PRESIDENTE DEL KURDISTAN IRQ. BARZANI

Aggiornato il 07/07/24 at 02:49 pm

di Shorsh Surme –ERBIL (Kurdistan Iraq). Il presidente e il primo ministro della regione del Kurdistan si sono congratulati con il presidente riformista eletto dell’Iran Massoud Pezeshkian per la sua vittoria elettorale, dichiarando di non veder l’ora di far avanzare i legami Erbil-Teheran.
“Mi congratulo con Masoud Pezeshkian per la sua elezione a presidente della Repubblica islamica dell’Iran, (…) non vediamo l’ora di sviluppare le relazioni amichevoli di lunga data e la continua cooperazione congiunta” con Teheran, ha dichiarato su X il presidente della regione del Kurdistan Nechirvan Barzani, il quale ha insistito che “l’Iran è un importante vicino della regione del Kurdistan e dell’Iraq.
“Siamo ansiosi di approfondire la cooperazione sulla base delle relazioni di buon vicinato e del rispetto reciproco”, ha affermato il primo ministro Masrour Barzani.
Pezeshkian, l’unico candidato riformista e primo curdo eletto alla presidenza dell’Iran nella triste storia del popolo curdo, ha vinto il ballottaggio: il voto è stato indetto in seguito alla morte dell’ex presidente Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero a maggio. Ha ottenuto oltre il 53% dei voti, battendo il suo rivale ultraconservatore Saeed Jalili.
Al primo turno Pezeshkian ha ottenuto 10,41 milioni di voti, mentre Jalili ha raccolto 9,47 milioni su 24,5 milioni di elettori. Mercoledì il leader supremo iraniano, l’ayatollah Ali Khamenei, ha chiesto una maggiore affluenza alle urne al ballottaggio.
Mohammad Bagher Ghalibaf, il presidente del parlamento iraniano e anch’egli candidato alla carica, ha ottenuto 3,38 milioni di voti al primo turno.
Ghalibaf ha invitato i suoi sostenitori a votare per Jalili nel ballottaggio successivo alla sua sconfitta, ma Pezeshkian alla fine è uscito vittorioso. È stato sostenuto da un certo numero di funzionari riformisti che hanno prestato servizio sotto l’amministrazione dell’ex presidente Hassan Rouhani, in particolare l’ex ministro degli Esteri di alto profilo Javad Zarif.