Le forze curde lanciano una nuova offensiva contro lo Stato Islamico in Siria dopo l’ultimo attacco a Raqqa

Aggiornato il 29/12/22 at 06:54 pm

di Roberto De Luca———–Le Forze Democratiche Siriane (SDF), guidate dalla milizia curda Unità di Protezione del Popolo (YPG), hanno annunciato giovedì il lancio di una nuova offensiva contro lo Stato Islamico, giorni dopo che sei dei suoi membri sono stati uccisi in un attacco del gruppo jihadista a una prigione nella città settentrionale di Raqqa.
L’SDF ha dichiarato in un comunicato che l’operazione è stata lanciata con il sostegno della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti per “eliminare le cellule terroristiche dello Stato Islamico e liberare le roccaforti dei terroristi in aree che sono state fonte di recenti attacchi terroristici”.
Hanno precisato che questa offensiva, denominata operazione “Jazira Lightning”, “riconferma la determinazione dell’SDF a intensificare la lotta” contro il gruppo jihadista. Jazira è una delle regioni dell’amministrazione autonoma curda in Siria.
“Questa operazione, che arriva in un contesto di assoluta necessità e in risposta al sangue dei nostri martiri a Raqqa, sarà l’inizio delle operazioni contro lo Stato Islamico nel 2023. Le nostre forze agiranno con fermezza e determinazione per far fronte a qualsiasi minaccia”, hanno sottolineato.
Hanno inoltre criticato la Turchia per i suoi attacchi ai gruppi curdi nel nord della Siria e hanno lamentato che “le cellule terroristiche dello Stato Islamico” hanno approfittato della situazione attuale per “diffondere la loro brutalità e aumentare le loro attività criminali”.
“Le cellule dello Stato Islamico hanno aumentato il loro riarmo e le attività di finanziamento”, ha dichiarato, aggiungendo che “questo dimostra l’intenzione dello Stato Islamico di approfittare di ogni circostanza per attivare le sue cellule e compiere altri attacchi terroristici”.
L’SDF e la coalizione guidata dagli Stati Uniti hanno ripreso le operazioni congiunte all’inizio di dicembre, che erano state brevemente sospese dalle forze curde a causa dei bombardamenti turchi sulle loro posizioni.
Il 21 novembre la Turchia ha lanciato l’Operazione Sword Claw, una campagna di bombardamenti contro i gruppi curdi in seguito all’attentato del 13 novembre nella città turca di Istanbul che ha provocato sei morti e più di 80 feriti.
Il governo turco ha attribuito l’attentato di Istanbul al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e ha affermato che il principale sospettato aveva preso ordini dalla milizia curdo-siriana Unità di Protezione del Popolo (YPG) – l’elemento principale dell’SDF – sebbene sia il PKK che l’SDF si siano dissociati dall’attacco.
Fonte: (EUROPA PRESS)