Rispetto delle minoranze etniche e religiose per il futuro dell’Iraq. Una delegazione del Kurdistan iracheno con Sant’Egidio a Roma e a Bruxelles

Aggiornato il 25/10/21 at 09:00 pm

Santegidio.org—– Dal 2005 il governo iracheno riconosce l’autonomia della regione del Kurdistan, con capitale Erbil e dotata di un parlamento locale. Dopo il dramma della guerra contro l’ISIS che ha devastato gran parte del territorio, il Kurdistan è impegnato nella ricostruzione. La recente visita di Papa Francesco nella regione ha rafforzato la determinazione a costruire una società più inclusiva che tuteli i diritti di tutte le componenti etniche e religiose, un punto che sarà approfondito nella stesura della futura costituzione regionale.
In questo quadro si colloca la visita di una delegazione di parlamentari del Kurdistan iracheno alla Comunità di Sant’Egidio a Roma e a Bruxelles per alcuni colloqui sulla situazione della regione e in particolare sulla convivenza tra i diversi gruppi etnici e religiosi, tema che sarà affrontato nella prossima stesura della costituzione della regione autonoma del Kurdistan.
I delegati si sono confrontati con la Comunità di Sant’Egidio sui temi della tutela dei diritti di tutti i cittadini e delle diverse tradizioni culturali e religiose della regione. Particolare attenzione è stata posta al tema del dialogo interreligioso, essenziale per la convivenza pacifica nell’area.
La delegazione del Kurdistan ha incontrato anche rappresentanti della Santa Sede e del Ministero degli Esteri italiano.
In Belgio sono stati tenuti incontri anche con rappresentanti del Parlamento della Vallonia, del Ministero degli Esteri belga e dell’Unione Europea.