Aggiornato il 08/08/21 at 10:52 am
Sette anni fa, esattamente la notte del 3 agosto 2014, veniva perpetrato un vero e proprio genocidio nei confronti della popolazione curdo-yazida nella cittadina di Shingal (Sinjar), nel Kurdistan dell’Iraq.
A colpire furono i jihadisti dell’Isis. Vennero uccisi 5mila yazidi, 7mila tra donne, anche minorenni, vennero rapite, schiavizzate e successivamente violentate sistematicamente. Gli uomini e le donne catturate furono costretti a convertirsi all’Islam: nel villaggio di Kojo i jihadisti sgozzarono circa 600 uomini che avevano rifiutato di convertirsi.
Secondo una stima, sarebbero oltre mille i ragazzi yazidi militarmente addestrati nei campi dell’Isis per diventare futuri kamikaze.