KURDISTAN IRAQ. ERDOGAN BOMBARDA I CURDI, PERCHÉ VUOLE UN NUOVO IMPERO OTTOMANO

Aggiornato il 06/06/21 at 09:06 pm

di Shorsh Surme —- Mentre la comunità internazionale celebra la giornata dell’Ambiente, l’esercito turco continua a tagliare gli alberi e distruggere i boschi nel Kurdistan dell’Iraq, nel silenzio totale dei media.
Con questo comportamento la Turchia del “sultano – presidente” Recep Tayyp Erdogan ha violato per l’ennesima volta il diritto internazionale oltrepassando i confini della Regione Federale del Kurdistan Iracheno.
La cosa più grave è che l’esercito turco ha costruito delle fortezze sulle montagne nella provincia di Dohuk e nella zona di Barzan, nella provincia di Erbil: il governo di Ankara vorrebbe creare un’altra Cipro, ed ormai occupa da anni molti villaggi curdi sono stati evacuati e la popolazione costretta a lasciare le loro case.
Proprio oggi tre persone hanno perso la vita a causa di un attacco aereo turco vicino al campo di Makhmour, ed infatti mercoledì scorso Erdogan aveva dichiarato alla TRT statale che il prossimo obiettivo dopo Qandil è Makhmour.
Il campo di Makhmour ospita più di 12mila rifugiati curdi fuggiti dalla persecuzione dello stato turco, principalmente negli anni ’90. Si trova in aree contese tra Erbil e Baghdad. Il piano di Erdogan è molto chiaro, e cioè di occupare la città curda di Kirkuk, ricca di giacimenti di petrolio. Così facendo realizzerebbe il suo sogno di ricostruire una sorta di Impero Ottomano.