La violazione del Diritto Internazionale della Turchia verso il kurdistan Siriano (Rojava)

Aggiornato il 28/06/19 at 09:29 pm

di shorsh surme—  La decisione del sultano Turco Erdogan  di invadere il territorio del Kurdistan della Siria meglio conosciuto come (Rojawa)  è stata  una decisione molto grave in quanto è stata calpestata il diritto di un paese sovrano che è la Siria.

Infatti, il governo Turco ha occupato la città curda di Afrin nel gennaio 2018. Dopo l’occupazione della città da parte delle forze armate di Ankara e delle milizie ad essa collegate sono diventate qualcosa di più di territori sotto la “protezione” dell’esercito turco. Attraverso l’operazione “Scudo dell’Eufrate”, la campagna militare turca partita nell’agosto del 2016 e tuttora attiva, i turchi hanno preso il pieno controllo di queste regioni, rendendole di fatto completamente dipendenti da Ankara.

Non dimentichiamo che La Turchia  è membro della Nato è membro del Consiglio d’Europa, sta invadendo la Siria senza alcun motivo, se non quello di massacrare la popolazione curda e di impedire la formazione di uno stato curdo all’interno della Siria; questo per quanto appaia e vidente che se la Siria consentisse a una parte del sua territorio di diventare uno stato curdo, ciò non dovrebbe comunque riguardare le autorità di Ankara.
Qualsiasi attacco dell’esercito turco al territorio del Kurdistan della Siria è una violazione del diritto internazionale, lo stesso per il quale nel 1990 si misero insieme più di 33 paesi dell’occidente nella lotta contro Saddam Hussein per l’occupazione del Kuwait… . Lo stesso occidente che invece ora tace: dove è il consiglio d’Europa? Nell’aprile scorso aveva approvato con 113 voti a favore l’avvio di un processo di monitoraggio della situazione dei diritti civili in Turchia cosa che poi non è stata fatta.

 I dirigenti Turchi, e in primis i generali, con questo gesto non fanno altro che spaventare la popolazione locale curdo- Siriana, ma soprattutto destabilizzano la situazione politica in Kurdistan che rimane l’unica zona sicura  in tutta la Siria.  La Turchia sta costruendo un muro di isolamento attorno alla città curdo-siriana di Afrin per isolarlo dal resto del Kurdistan Siriano (Rojava). La decisione arriva dopo che il “sultano” turco Recep Tayyip Erdogan, ha ricevuto una vera e propria batosta in occasione delle ultime elezioni amministrative del 31 marzo, quando il suo partito ha perso le tre città principali di Istanbul, Ankara e Smirne. Anche per rilanciare la sua immagine ha bisogno di una vittoria importante, che al momento in Siria non sta ottenendo.

Ad annunciare la costruzione di un vero e proprio muro di cemento intorno alla città di Afrin, cosa che di fatto la isola dalla propria geografia, sono stati i media siriani.

Va ricordato che la città di Afrin, che conta 135mila abitanti e più di 15mila profughi, è stata occupata nel gennaio 2018 dell’esercito turco, sostenuto dall’aviazione e affiancato dalle milizie del Free Syrian Army-Fsa, in palese violazione del diritto internazionale dal momento che è stato oltrepassato il confine di un paese sovrano.

L’obbiettivo di “sua maestà il sultano Erdogan è quello di spezzare la continuità territoriale curda lungo i propri confini meridionali. La paura di Ankara è che da questa situazione nasca un vero e proprio Stato curdo, ed è ciò che spera la popolazione curda.

La Turchia sta costruendo un muro di isolamento attorno alla città curdo-siriana di Afrin per isolarlo dal resto del Kurdistan Siriano (Rojava). La decisione arriva dopo che il “sultano” turco Recep Tayyip Erdogan, ha ricevuto una vera e propria batosta in occasione delle ultime elezioni amministrative del 31 marzo, quando il suo partito ha perso le tre città principali di Istanbul, Ankara e Smirne. Anche per rilanciare la sua immagine ha bisogno di una vittoria importante, che al momento in Siria non sta ottenendo.

 

Va ricordato che la città di Afrin, che conta 135mila abitanti e più di 15mila profughi, è stata occupata nel gennaio 2018 dell’esercito turco, sostenuto dall’aviazione e affiancato dalle milizie del Free Syrian Army-Fsa, in palese violazione del diritto internazionale dal momento che è stato oltrepassato il confine di un paese sovrano.

L’obbiettivo di “sua maestà il sultano Erdogan è quello di spezzare la continuità territoriale curda lungo i propri confini meridionali. La paura di Ankara è che da questa situazione nasca un vero e proprio Stato curdo, ed è ciò che spera la popolazione curda-

Anche per Il Piave.it

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