Follia NATO: sottovalutato il pericolo Erdogan (che intanto arma Hamas)

Aggiornato il 14/07/18 at 11:08 am

di Gabor H. Friedman – Accolto al vertice NATO come se fosse un leader democratico, Erdogan sta letteralmente prendendo per il naso Europa e Alleanza Atlantica che invece di chiedere conto delle ultime mosse del dittatore pone la Turchia a capo della Task Force congiunta di pronto intervento

Gioisce la stampa turca per l’accoglienza riservata al dittatore turco, Recep Tayyip Erdogan, al vertice dei Paesi appartenenti alla NATO svoltosi a Bruxelles. Non solo, gioisce soprattutto per il documento finale che riconosce alla Turchia un ruolo ancora più importante all’interno dell’Alleanza Atlantica, un ruolo che dal 2021 prevede il comando della VJFT (Very High Readiness Joint Task Force), la forza di intervento rapido della NATO.

Il fatto che al capo della Fratellanza Musulmana venga riconosciuto un ruolo ancora più importante all’interno della NATO non sembra preoccupare più di tanto gli alleati, come non sembra interessi a nessuno il fatto che la Turchia abbia attaccato militarmente il Kurdistan siriano massacrando migliaia di curdi o che stia appoggiando apertamente i terroristi islamici di Hamas. Silenzio assoluto anche sull’acquisto da parte turca di missili S-400 dalla Russia, cioè dal maggior nemico della NATO.

C’è di che rimanere basiti sul comportamento della NATO nei confronti di Erdogan. Invece di chiedere conto al dittatore turco delle sue ultime mosse lo si premia con il comando della VJFT (seppur insieme a Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Gran Bretagna) e con il silenzio sul massacro di curdi nel Kurdistan siriano, curdi che hanno combattuto e vinto ISIS e che teoricamente dovrebbero essere alleati degli Stati Uniti.

Il supporto ad Hamas e al terrorismo islamico

L’intelligence israeliana è convinta che dietro agli ultimi fatti che hanno riguardato il confine tra Israele e la Striscia di Gaza ci sia proprio la Turchia. Erdogan vuole portare il suo esercito nella Striscia di Gaza e per farlo non esita a portare al massimo la tensione spingendo i terroristi di Hamas a intensificare gli attacchi incendiari contro Israele. Un rapporto riservato diffuso ieri dall’intelligence israeliana parla addirittura di una possibile escalation degli attacchi che questa volta sarebbero effettuati con droni (1) e non più con aquiloni o palloncini incendiari. I droni, forniti gentilmente ad Hamas proprio dalla Turchia, trasporterebbero cariche esplosive e sarebbero in grado non solo di raggiungere con facilità i villaggi israeliani a ridosso del confine con Gaza ma addirittura gli insediamenti israeliani in Giudea e Samaria.

Islamizzazione dell’Europa

E non è che l’Europa sia da meno rispetto alla NATO nel sottovalutare il pericolo rappresentato da Erdogan e dalla Fratellanza Musulmana. Mentre in tutto il vecchio continente si discute su come fermare “l’invasione” di immigrati, una vera invasione silenziosa è già in atto da diverso tempo, quella dei Fratelli Musulmani i quali attraverso un reticolato di associazioni islamiche (TIKA, IHH, UETD ecc. ecc.) e centri islamici solo in apparenza regolari, si stanno insinuando a tutti i livelli della società e della politica.

E’ una invasione silenziosa messa in pericolo solo da ISIS e dai suoi attacchi in Europa che hanno rotto le uova nel paniere della Fratellanza Musulmana mettendo a rischio la loro “strategia della gradualità” che prevede appunto una insinuazione silenziosa e graduale mentre ISIS con i suoi attacchi aveva contribuito a far alzare le antenne d’allarme europee. Ma ora sembra tutto rientrato e l’invasione silenziosa può riprendere.

Sottovalutando il grandissimo pericolo rappresentato da Erdogan, NATO ed Europa stanno giocando con il fuoco. Non è possibile trattare la Turchia come se fosse un normalissimo paese democratico perché non lo è. Sarebbe come dire che la Iran e Venezuela (solo per citarne due) siano delle democrazie. Il fatto è aggravato dal percorso turco indirizzato chiaramente verso la trasformazione in una teocrazia islamica intrapreso da Erdogan ormai da anni. E mentre importanti ex esponenti della NATO chiedo l’esclusione della Turchia dall’Alleanza Atlantica, questa viene premiata con il comando di una forza importante come la VJFT. Siamo davvero alla follia.

Fonte: https://www.rightsreporter.org

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