Iraq: ad Erbil la riunione della Conferenza nazionale curda

Aggiornato il 03/05/18 at 04:30 pm


Torna in evidenza la questione del Kurdistan. Ad Erbil, in Iraq, si è aperta la riunione della Conferenza Nazionale Curda, l’organismo formato dai rappresentanti di Turchia, Iran, Iraq e Siria, Paesi tra i quali è diviso il popolo curdo,…… che solo nella parte irachena gode di una certa autonomia. Di fronte alle altre emergenze internazionali, che posto occupa oggi la questione curda? Giancarlo La Vella lo ha chiesto ad Alberto Rosselli, giornalista esperto dell’area mediorientale:
R. – La questione curda, se la analizziamo contestualmente a ciò che sta accadendo in Medio Oriente, può sembrare un’appendice quasi, perché non se ne parla da parecchio tempo. Però, c’è da dire che è un grosso problema irrisolto: il Kurdistan, di fatto, esiste dal punto di vista culturale ed etnico, ma non esiste dal punto di vista politico: quattro nazioni non riconoscono l’autonomia amministrativa né tantomeno un progetto di autonomia politica.

D. – Che interessi ci sono dietro all’impossibilità di costituire se non una situazione di indipendenza, almeno di autonomia per i curdi?

R. – Proprio i recentissimi avvenimenti di questi giorni, che vedono una contrapposizione in Siria tra al Qaeda e le minoranze curde che prima erano vessate dal regime di Assad, ma adesso è possibile ipotizzare che se riuscirà ad avere l’appoggio della minoranza curda, che non è proprio una minoranza irrilevante, possa dimostrare una certa riconoscenza – posto che lui riesca a stare al potere e a mantenere la sua posizione di predominio; la stragrande maggioranza della regione kurdistana si trova in territorio turco: è il 30 per cento, praticamente. Il problema è che la Turchia considera la comunità curda facente parte della “umma”, cioè della comunità. Però, teniamo anche conto che la Repubblica turca fondata da Atatürk, era predisposta per una laicizzazione dello Stato ma in nome dell’unità del popolo turco, cioè di un’unità anche etnica. A questo punto, i curdi si sono trovati praticamente fuori dalla famiglia turca pur condividendo la stessa religione… In questi anni, la Turchia forse è stato il Paese maggiormente rigido nei confronti di una possibile autonomia, e teniamo anche conto che il non-riconoscimento della minoranza curda come popolo è anche uno degli ostacoli ad un’eventuale entrata della Turchia in Europa.

D. – Tra le varie istanze del popolo curdo, la Conferenza nazionale quali può portare avanti con sufficiente concretezza?

R. – Teniamo conto che il movimento indipendentista curdo è frammentato, cioè ricordiamoci sempre che i rapporti tra minoranza curda e governo di Teheran sono di un certo tipo, e sono diverse da quelle che sussistono tra minoranza curda
siriana e governo di Assad, e sono diverse ancora tra quelle tra governo di Ankara e minoranza curda turca.
Fonte:Radio Vaticana

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