Turchia. Municipali: le opposizioni espugnano Ankara e Istanbul. Duro colpo per Erdogan

Aggiornato il 02/04/19 at 09:44 pm

di Shorsh Surme – – L’AKP del presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha subito un duro colpo alle elezioni amministrative di ieri, con la sconfitta dei suoi candidati nelle principali città.
Erdogan ha interpretato il voto dei sindaci e dei consigli distrettuali come una lotta per la sopravvivenza della Turchia, ma le elezioni sono state un test per l’AKP mentre un rallentamento economico ha preso piede dopo il crollo della valuta della lira dei mesi scorsi. Mansur Yavas, il candidato delle opposizioni che una volta tanto si sono presentate in modo unitario, ha vinto nella capitale Ankara con il 50,89% delle preferenze, battendo il Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP) di Erdogan che ha ottenuto il 47,06%; da un decennio l’AKP aveva sempre vinto ad ogni elezione.
A Istanbul, forse la principale posta in gioco dal momento che nella città sul Bosforo vivono il 20% dei turchi e lì si produce un terzo del Pil nazionale, c’è stato un colpo di scena dopo l’altro con un testa a testa mozzafiato passato per sospensioni dello scrutinio e qualche denuncia di brogli: entrambi i candidati hanno prematuramente cantato vittoria, ma alla fine ha avuto ragione il candidato del Partito Popolare Repubblicano (CHP) Ekrem Imamoglu con un risicatissimo 48,79% sul 48,51% dell’ex premier e fedelissimo di Erdogan, Binali Yildirim.
Imamoglu ha vinto promettendo sconti sui trasporti e più welfare, ma anche più verde; ha anche messo nel suo programma la restituzione alla cittadinanza di un luogo simbolo, piazza Taksim, dove Erdogan ha voluto una nuova moschea ed ha abbattuto lo storico centro culturale Ataturk.
Il CHP, come ha confermato il leader del partito Kemal Kilicdaroglu, controlla anche Smirne.
Le elezioni di ieri hanno rappresentato il primo voto comunale da quando i turchi hanno approvato le riforme costituzionali del 2017, ideate dalla maggioranza per dar vita ad un presidenzialismo pressoché assoluto, che ha garantito a Erdogan poteri più ampi in tutti i settori.
Il partito curdo, l’HDP (Partito Democratico del Popolo) ha riguadagnato seggi nelle città curde di Diyarbakır (Amad), la capitale del Kurdistan della Turchia che conta più di un milione di abitanti, ma anche a Van, a Sirte, a Giolemerg, a Eder, a Merdin e a Kars (Qers); la formazione curda aveva rinunciato a presentarsi nelle grandi città per fare in modo che tutti i voti dell’opposizione a Erdogan convergessero su un unico candidato.
Il presidente turco ha già annunciato una serie di ricorsi, persino ad Ankara, dove il distacco di Yavas sull’AKP Mehmet Ozhaseki è di quasi 4 punti. Ed ha promesso di rifarsi alle politiche, che si presenteranno fra 4 anni e mezzo.

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