SIRIA. CON LA CADUTA DELL’ISIS A BAGHUOZ LIBERATI 21 YAZIDI, PORTATI NELLA REGIONE DI SHANGAL

Aggiornato il 27/03/19 at 12:03 pm

di Shorsh Sumre — I curdi stanno in queste ore festeggiando la loro la vittoria contro i tagliagole del Califfato nero, dopo che l’ultima roccaforte dell’Isis Baghuz, situata sull’Eufrate al confine cn l’Iraq, è stata liberata. Con la conquista dell’ultimo lembo di terra da parte delle Ypg (Unità di protezione del popolo) sono stati anche liberati dopo più di 4 anni 21 membri della minoranza religiosa curdo-yazida, i quali sono già tornati nella loro regione natale, nella provincia settentrionale di Mosul, l’antica Ninive.

Lo ha reso noto il ministero dell’Interno del governo regionale del Kurdistan Irq. (Krg) con un comunicato in cui si legge che “le forze di sicurezza delle frontiere hanno permesso la l’ingresso di 21 yazidi rapiti dal Daesh (Isis)“, e che ”15 donne e 6 bambini sono stati ricevuti attraverso il valico di al-Fao a Sinjar (Shingal) sul confine iracheno-siriano”. “L’accesso – ha riportato ancora la dichiarazione – è stato facilitato, come pure il rientro nelle loro case”.
Ricordiamo che l’allora emergente Stato Islamico ed il suo violento assalto a Sinjar hanno portato allo sfollamento di centinaia di migliaia di membri della comunità Yazida, considerati dal gruppo terrorista come eretici. Molti di loro sono fuggiti nelle città libere del Kurdistan, mentre altri si sono trasferiti nei paesi confinanti, nella regione o negli stati occidentali.
Altri non sono stati così fortunati e sono rimasti bloccati nella zona di guerra, dove hanno vissuto per anni atrocità ed esecuzioni di massa da parte del gruppo estremista. I terroristi hanno sottoposto donne e ragazze alla schiavitù sessuale, rapito i bambini, costretto a conversioni religiose, giustiziato decine di uomini e abusato, venduto e trafficato di donne in tutte le aree controllate in Iraq e in Siria.
Ad oggi oltre 3.300 Ezidi sono stati salvati da un totale stimato di 6.417 rapiti o altrimenti dispersi, secondo l’ufficio della Regione del Kurdistan Irq. responsabile del loro salvataggio e rimpatrio.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*